A raccontarci questa sera della propria tappa è Giovanni Baracchi, presidente dell’associazione “Punto d’Incontro” e referente, insieme a Roberto Lamera, dell’organizzazione della tappa cortenuovese del Fosso Bergamasco.
Partiamo dal fatto che per noi di Cortenuova di Sopra non poter organizzare la nostra tappa quest’anno ha costituito una grossa mancanza – ha esordito Baracchi, che ha poi spiegato l’importanza della manifestazione per la piccola realtà della frazione martinenghese – Quella di quest’anno sarebbe stata la nostra 23esima edizione, perché siamo ancor più longevi del Fosso: tutto è cominciato da me, Roberto e altri, che andavamo il venerdì sera d’estate a correre sul cremonese. Da lì abbiamo iniziato a organizzare una competizione estiva un po’ allo sbaraglio, e nel 2000 ci siamo affiliati al Criterium del Fosso, che con gli anni è divenuto un’istituzione.
I frequentatori della nostra tappa ricorderanno senz’altro che generalmente si correva a maggio, e non a fine giugno come sarebbe stato quest’anno, ma il motivo è presto detto – ha proseguito Giovanni – Il fatto è che noi di Cortenuova di Sopra non abbiamo un gruppo sportivo, abbiamo l’aiuto esterno del gruppo Marciatori, ma organizzare la nostra serata è per noi sempre un enorme sforzo che potrei definire a livello familiare. Quest’anno abbiamo spostato la nostra data per quello che sarebbe dovuto essere un evento lieto come un matrimonio all’interno della nostra grande famiglia, purtroppo anch’esso posticipato a causa del Covid. L’anno prossimo, però, torneremo alla nostra solita data di maggio e siamo certi che, come le passate edizioni, anche la nostra festa cortenuovese sarà un successo: è un’emozione incredibile vedere la nostra frazione di 300 persone ospitarne quasi 500 per il Fosso Bergamasco, vedere tutti questi atleti correre e snodarsi in un lungo serpentone per le vie del paese e sapere che tutto questo avviene in un clima di familiarità e amicizia. Per questo sappiamo per certo che l’anno prossimo torneremo, più grintosi che mai!